martedì 25 novembre 2014

 SUGGESTIONI DAL FESTIVAL
un particolare ringraziamento a Roberta Passoni e Franco Lorenzoni per aver partecipato attivamente al nostro festival

 ANTON ČECOV A NARNI
Come permettere ai bambini di amare la lettura
di Franco Lorenzoni
 







 All’ingresso a ciascuno viene data una lettera che contiene una frase che narra di una donna. Poi le 53 persone arrivate al museo archeologico di Narni si dividono in piccoli gruppi e, dopo aver letto ad alta voce i diversi frammenti, tentano di dare un contorno al personaggio incontrato. Quando ci si ritrova sulla terrazza, i tratti scovati dei personaggi femminili vengono narrati al gruppo grande, riunito in cerchio, e ci si domanda che relazioni vi sia tra le donne comparse in questo caldo venerdì di ottobre. Di chi stiamo ascoltando? Dove ci hanno portato quelle parole?
Si colleziona qualche ipotesi, ma non ci sono risposte certe. Così, in poco meno di mezz’ora, ci troviamo tutti nella postura sospesa del lettore che aspetta curioso di voltare pagina… ma il libro non c’è.
“Non dobbiamo mai dimenticare che molti bambini, quando si trovano di fronte a un libro e leggono ancora a fatica, spesso non hanno la costanza e il coraggio di affrontare quella prova. E allora dobbiamo compiere una lunga manovra di avvicinamento perché si incuriosiscano e sperimentino il piacere di scoprire che un libro, oggetto a loro estraneo, può contenere sorprese e bellezza”.
A parlare così è Roberta Passoni, maestra elementare che ha da poco pubblicato “A partire da un libro” (Junior edizioni): un prezioso diario di bordo che narra diversi percorsi per condurre bambini e ragazzi ad amare la lettura e la letteratura sperimentati in scuole dell’infanzia ed elementari. E’ lei che ha consegnato le lettere all’ingresso e ora - citando Nabokov - afferma che “il mondo narrativo è il mondo democratico per eccellenza, dove tutti hanno diritto di vivere e di generare”. Proprio per questo - aggiunge - frequentare la letteratura può aiutare noi insegnanti ad accorgerci che ogni bambino porta in sé una storia unica e irriducibile, da leggere con cura e rispettare.
Contemporaneamente a questo laboratorio adulto, sotto una grande tenda allestita nell’atrio del palazzo medioevale che ospita il Comune, giovani lettrici si alternano a stupire bambini piccolissimi sfogliando libri scelti con grande cura e, nel vicolo che risale la collina, il Museo archeologico è letteralmente invaso da ragazzini di ogni età, che partecipano a numerosi laboratori. Tra reperti di antichi popoli italici e sotto lo sguardo di austere statue romane, le sale del museo si sono trasformate in disordinate e colorate stanze da giochi, con a terra libri scomposti, colorati e ritagliati, accanto a creazioni di artisti contemporanei in cui si avverte l’eco delle scomposizioni geniali di Munari.
Arte grafica e letteratura per l’infanzia giocano a rimpiattino, dando vita a volte ad opere di rara poesia, come “Il leone e l’uccellino” di Marianne Dubuc, appena edito da Orecchio acerbo, una delle case editrici ospiti, che traduce e stampa con cura libri di grande qualità.
E’ stata Catherine Girault, un’artista francese ritrovatasi in Umbria, che ha ideato e realizzato insieme al Comune di Narni Vedere oltre, un appuntamento al suo secondo anno, nato per far conoscere e frequentare a bambini, genitori e insegnanti i libri d’arte.
Parlo con una giovane insegnante appena laureata in Scienze della formazione primaria e resto sconcertato quando scopro che, nel corso dei suoi studi, non ha letto un solo libro. Non un saggio memorabile o un classico sull’educazione, non un romanzo di formazione né un diario didattico, come quelli scritti mirabilmente da Mario Lodi. Solo manuali e dispense, a volte scritte in un italiano sciatto e contorto, che allontanano ogni piacere intellettuale della lettura perché sintetizzano decine di libri e teorie in riassunti privi di sapore. Mi auguro che altre facoltà che formano i nuovi insegnanti non facciano altrettanto perché, se non si leggono libri degni di questo nome neppure all’Università, come potrà immaginare di intrecciare l’apprendimento della lettura con il piacere di leggere chi si appresta a cominciare ad insegnare?
Ci sono riviste attente come Liber, Hamelin e Andersen, ma è difficile incontrarle nelle scuole. Si parla tanto di buona scuola, a volte con approssimazioni e superficialità. Personalmente sogno aule piene di bei libri e angoli curati per la lettura fin dalla scuola dell’Infanzia e magari una biblioteca ricca e aggiornata anche nell’angolo di qualche sala professori.
Alla fine dell’incontro, che ha inaugurato le tre giornate dedicate alla lettura e all’arte di comporre bei libri, promosso dal Comune di Narni, i partecipanti ricevono un piccolo dono. Chi sta lasciando il museo non potrà resistere e, una volta a casa, sono certo leggerà quelle pagine rilegate, incuriosito dalle domande rimaste sospese nel laboratorio proposto da Roberta Passoni. Questa sera 53 insegnanti umbri leggeranno “Che cara!”, un mirabile racconto di Anton Čechov.



  
Ancora due settimane... 
2 ottobre 2014
Il festival di tutti coloro che amano meravigliarsi torna a Narni con un programma colmo di novità e sorprese. 
Circa quaranta inventori di emozioni hanno accettato di portare il loro talento in questa deliziosa cittadina umbra. Durante i tre giorni, artisti, operatori, autori, editori vi prenderanno per mano per andare oltre, vedere oltre e vivere insieme esperienze insolite, che aiutano i piccoli e i grandi a crescere curiosi.



 La "Stanza delle meraviglie", grande atelier appositamente allestito, si aprirà al vostro immaginario con laboratori non stop intorno al libro. Mentre, nei tre bookshops (0-3 anni, Albi illustrati, Libri d'arte) troverete libri italiani, nonchè internazionali (tra cui una vasta scelta dei migliori libri dell'editoria francese), tutti selezionati per la qualità con la quale si indirizzano all'intelligenza e alla curiosità dei ragazzi.




Il festival intende anche essere l'occasione per i bambini e i ragazzi di vivere esperienze insolite con l'arte visiva e i linguaggi dello spettacolo. 
Installazioni, esplorazioni musicali, teatro saranno occasioni preziose per sognare ad occhi aperti e nutrirsi di stimoli per abitare il mondo con poesia.
Vi aspettiamo a Narni per celebrare l'arte di meravigliarsi!